Primo podio targato Scherma Valdelsa in una competizione internazionale. Lo scorso fine settimana il Cornér Arena degli HCL ha ospitato per il settimo anno consecutivo la Coppa Città di Lugano, importante competizione internazionale di spada, il cui titolo maschile era detenuto dall’israeliano Herpe. Quest’anno tanti partecipanti provenienti da tre nazioni differenti: Svizzera, Italia ed Argentina (a livello giovanile anche Grecia e Portogallo).

Una gara impeccabile quella del nostro portacolori Luca Murana che al termine delle due tornate di gironi all’italiana chiudeva 4º con nove assalti vinti ed uno solo perso di misura (V/A 0,9 – Diff. +19 – S.D. 48). Superato senza problemi il taglio del 30%, grazie alla vantaggiosa posizione conquistata nella classifica provvisoria salta di diritto anche il primo incontro del tabellone ad eliminazione diretta accedendo direttamente al Tab. dei 32.

Per accedere ai primi 16 affronta Alessandro Ferrari – per due anni suo ex. compagno di squadra in Serie A1 alla Chiti Pistoia – mancino, fresco finalista ai CNU ’19. Incontro non semplice, ma controllato dall’inizio alla fine. A metà assalto il ritmo cala e Ferrari ne approfitta per sorprendere Luca con un +4 e riapre il match sul 9-9. Il nostro atleta è bravo a fermarsi subito e a cambiare tattica: cambia guanto, riordina le idee e quando sale in pedana mette subito pressione al suo avversario incalzandolo con un ritmo così elevato da non lasciargli spazio e tempo per opporre alcuna valida controffensiva. Poco meno di un minuto ed i led sull’apparecchio segnano il punteggio finale: 15-9.

Nell’incontro successivo incontra il bergamasco Pietro Tassinari per accedere alla finale ad otto: il tempo di dire pronti e a voi ed il giovane spadista lombardo prova a soprendere Luca con un improvviso attacco in frecciata, Luca para di seconda e risponde in salto da dietro la schiena toccando l’avversario mentre quest’ultimo tenta invano di proseguire in corsa. Intuita l’indole offensiva del proprio avversario Luca si chiude di esperienza in fondo ai due metri di fine pedana e lo chiama in controtempo, andando a sfruttare a proprio vantaggio la grande sicurezza dell’avversario e annullando – grazie alla costruzione di azioni di seconda intenzione – le sue grandi capacità atletiche e di anticipo. Assalto a senso unico che si chiude con un netto 15-10.

L’assalto successivo, quello valevole per l’accesso al podio, vede il nostro alfiere contrapposto al neo vice Campione Italiano U.20 Enrico Piatti. Un assalto entusiasmante, tirato ad altissimo livello ed intensità, con Luca che passa in vantaggio e lo gestisce di giustezza e l’atleta in forza all’ISEF Torino che non molla di un centimetro e non lascia andare mai il punteggio oltre il -2/-3. Un assalto dall’esito incerto fino alla fine perchè a metà del secondo dei tre tempi regolamentari Luca inizia ad accusare forti crampi alla gamba di spinta e successivamente ad entrambi gli arti inferiori. Una situazione difficile che complica tutto, soprattutto davanti ad un avversario di livello come il novarese che infatti ne approfitta per alzare ancor di più il ritmo e spingerlo in fondo alla pedana per costringerlo a partire. Luca stringe i denti e controchiama il suo avversario finchè questo non sbaglia entrando microscopicamente a misura, alcuni millimetri di troppo, quel tanto che basta per poterlo sorprendere con un fulmineo affondo al piede – stoccata che mette a segno ben sette volte nel corso dell’incontro. Nell’ultima stoccata, sul 14-13, il nostro portacolori sceglie di cambiare tattica e sorprende Piatti con un controtempo in avanti: mentre termina l’attacco finisce nuovamente a terra per via dei crampi, ma solo dopo aver acceso la luce che sancisce la vittoria dell’assalto col punteggio di 15 a 13.

In semifinale riaffronta Andrea Baroglio del Club Scherma Casale, già incontrato nel primo dei due gironi all’italiana e unica sconfitta riportata in giornata col punteggio di 3-5. Il forte e vincente spadista casalese ex. nazionale si era ufficialmente ritirato dal circuito agonistico oltre un anno fa e ha sorpreso tutti presentandosi a questo appuntamento in terra svizzera. Un grande ritorno! L’assalto inizia con qualche minuto di ritardo per permettere a Luca di provare a riprendersi dall’assalto precedente. Purtroppo invano perchè alla fine dovrà accettare il consiglio dei medici di gara e ritirarsi, ma non senza prima provarci: l’assalto infatti inizia, ed inizia nel migliore dei modi dal punto di vista del punteggio, nessuno dei due riesce a prevalere tecnicamente sull’avversario, ma dopo poco più di un minuto, sull’1-1 e sull’1-2, l’arbitro è costretto a fermare per due volte a fila l’incontro per via dei crampi accusati dal nostro atleta. Da sottolineare la sportività di Baroglio che dà il suo consenso affinchè Luca possa fare un ulteriore stop – non permesso teoricamente dal regolamento che non ammette due stop medici per medesimo problema fisico nel corso dello stesso assalto – così l’assalto riparte: 2-2, 2-3. Nonostante questo equilibrio, il sopraggiungere di nuovi crampi alle dita della mano armata costringono Luca a prendere atto di non essere davvero più in grado di continuare l’incontro, non riuscendo neanche ad aprire la mano armata. Baroglio vince per abbandono e accede alla finale. Luca dopo dieci assalti a 5 e quattro assalti a 15, si prende un prestigioso bronzo.

Una bellissima gara. A vincere alla fine è il nazionale argentino Alessandro Taccani (Milano Scherma). Argento per Andrea Baroglio (Club Scherma Casale) e bronzo per Luca Murana (Club Scherma Colle Val d’Elsa A.S.D.) e Andrea Vallosio (Centro Sportivo Aeronautica Militare). Ai piedi del podio lo svizzero Victor Luprano (CAL Lausanne), i due torinesi nazionali U.20 Enrico Piatti e Giacomo Paolini (ISEF Torino) ed il francese Sven Vineis (SEG Geneve).

Under 10 e Under 12: anche loro protagonisti di questa trasferta estera


Non solo Luca, a Lugano sono saliti in pedana anche quattro nostri piccoli allievi Under12 ed Under10. Prima esperienza fuori confine per i due 2008 Jacopo Bogi e Chiara Rossi, per la 2009 Giada Bartalesi e la 2010 Emma Bartaloni. I nostri stupendi portacolori hanno accettato la sfida senza pensarci due volte, con entusiasmo straripante. Fin dalla prima edizione di questa manifestazione il comitato organizzatore ha scelto di abbinare alcune competizioni giovanili con le due gare Open maschile e femminile, un’esperienza unica per i bambini: la possibilità di scendere nello stesso campo gara dei grandi, competere a fianco di atleti adulti, tirare sulla stessa pedana su cui viene disputata la finale Open e provare a salire sullo stesso podio dei loro modelli di riferimento.

Tutti e quattro si sono impegnati al massimo e siamo orgogliosi di loro! ? Le due piccole 2009/2010 Emma e Giada hanno anche conquistato la medaglia classificandosi rispettivamente e ?

Nelle gare U.12 invece Chiara e Jacopo hanno sfiorato l’accesso alla finale ad otto, classificandosi e 15º ? . Tutti e quattro davvero bravissimi!

Citiamo solo un incontro che ci ha emozionato particolarmente e fatto esultare all’unisono, quello di Jacopo contro un avversario classe 2007 per entrare nei primi 16: una prestazione maiuscola del nostro allievo e un finale di assalto al cardiopalma in cui sotto 6-9 Jacopo ci crede lo stesso caparbiamente e, con una determinazione ed una freddezza da grande, incasella quattro punti singoli a fila e conquista la vittoria. Vederlo esultare e saltare di gioia per essere riuscito a raggiungere un risultato che sembrava ormai tramontato è stato bellissimo. Lui sempre composto ed anche un po’ timido, quando cala la maschera tira fuori un carattere che farebbe invidia ad un leone. Chiara, Emma e Giada hanno esultato con lui perchè è vero che si vince e si perde da soli in pedana, ma i nostri traguardi sono il frutto del quotidiano confronto con i nostri compagni di allenamento, coprotagonisti delle nostre imprese. #unasolasquadra #SchermaValdelsa #grintaecuore


Commenti

«Dispiace perdere per abbandono, è la prima volta che mi ritiro in quasi vent’anni di gare. Ho subito anche gravi infortuni in pedana, ma mi sono sempre imposto di finire in piedi combattendo. A costo di farlo da fermo e dolorante, ma lottando fino alla fine. Rimane la felicità di aver fatto della bella scherma ieri, l’orgoglio di aver tiraro sotto gli occhi di quattro miei piccoli allievi u12 e l’emozione sempre nuova generata dal loro tifo e dal loro incitamento. Durante l’anno mi emoziono con loro quando li seguo a bordo pedana, Lugano ci ha dato la possibilità di vivere una trasferta in maniera totalmente diversa, da “compagni di scherma” oltre che da “maestro e allievo”. Io in gara ci sto bene, mi sento a casa e voglio sempre avere l’iniziativa ed essere artefice di quello che succede, non ho timore di mettermi in gioco e di rischiare anche a costo di sbagliare, se prendo il punto vorrei sempre che ciò accadesse come conseguenza di un mio tentativo sbagliato e non per un’occasione sprecata per mancanza di coraggio; sbagliare di tanto in tanto fa parte del gioco e l’errore più grande è averne paura; tiro col sorriso e a volte invento anche delle belle stoccate proprio perchè mi diverto, questo loro ieri lo hanno percepito e credo se lo porteranno dietro. Già oggi tutti e quattro mi hanno dimostrato coi fatti, attraverso la grinta sfoggiata in pedana ed il continuo supporto ai propri amici, che hanno colto il messaggio e ne hanno fatto tesoro. È stato bello condividere questa trasferta con loro»

il commento di Luca sulla trasferta

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